Tiglio col bene che ti voglio

Simbolo di amore eterno e di lunga vita, grazie ad uno sviluppo che può durare centinaia di anni e alle sue foglie a forma di cuore.

Il tiglio per noi è soprattutto un ricordo delle estati in città, un po' come la canzone Luglio* di Riccardo del Turco, un grande classico italiano degli anni Settanta.  

Un ricordo di alberi ad alto fusto con fitta ombra sotto cui ripararsi dal caldo dei lunghi pomeriggi estivi.

 Un ricordo di foglie a forma di cuore, attraverso le quali contemplare raggi di sole e squarci di cieli azzurri.

Fiori così profumati da diventare un elemento caratterizzante della strada o della piazza, e che ti fanno dire: ormai è estate!

Questo è il momento di camminare più dolcemente sotto gli alberi e prendersi il tempo per fermarsi ad ascoltare il ronzio delle api indaffarate sui fiori.

Il nettare diventerà prezioso miele di tiglio, da utilizzare in autunno nella tisana serale, ennesimo utilizzo per foglie e fiori di questa pianta speciale.

Nel corso delle settimane, lo sviluppo dei semi porta ulteriori trasformazioni. Hai mai visto cadere i semi di tiglio? Quando eravamo bambine per noi erano gli elicotteri per il loro modo particolare di cadere.

Da qui prende il nome il Tiglio: dal greco Ptilon, che significa ala

Ma non è ancora il momento di volare via! Ora è il momento di guardarsi intorno, godersi la fresca ombra di cigli stradali, piazze e giardini, e prendersi il tempo per creare l'ennesimo ricordo di un'altra estate in città. 

*-“Le petit pain au chocolat” nella versione francese.

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